Oriente

TUTTE LE SEDUZIONI DELL’ORIENTE

Seguiteci in questo viaggio verso Oriente, aprite il vostro cuore ad ospitare la grande cultura e le meraviglie di luoghi che hanno visto nascere civiltà e filosofie sublimi, preparatevi ad incontrare realtà nuove e sconosciute, a comprendere in ogni sfumatura l’essenza, il fascino e le superbe bellezze di queste magiche terre.

BIRMANIA
È stato scritto: “questa terra avvolge i suoi visitatori in una sorta di incantesimo che essi non riescono a spezzare, neppure se lo vogliono”.
Un viaggio in Myanmar è un viaggio in un mondo di armonia tra spirito e sensi e il viaggiatore è continuamente rimandato ad epoche passate e sollecitato da immagini vagamente irreali.
I pescatori del lago Inle che remano “a gamba”, le lunghe processioni di monaci dalla tonaca zafferano, la piana di Bagan punteggiata di pagode, le donne che si tingono il viso con la polvere gialla dell’albero thanaka o che fumano sigari, la magìa del tramonto sul fiume Irrawaddy: incanti di un tempo sospeso.

   La storia millenaria del Myanmar è una perenne alternanza di conquiste, cadute, lotte per il predominio, colonialismo, indipendenza, immersa nel concetto buddista del cambiamento ciclico e della transitorietà di ogni cosa. Per decenni inaccessibile agli stranieri, dal 1989 la Birmania ha ripreso l’antico nome di Myanmar aprendosi al mondo esterno e regalando la possibilità di ammirare i suoi tesori, le guglie sfavillanti delle sue pagode, il suo patrimonio artistico incalcolabile.



CAMBOGIA
La Cambogia (o Kampuchea, secondo la denominazione ufficiale), incuneata tra Thailandia, Laos, Vietnam e golfo del Siam meridionale, per oltre cinque secoli - dal IX al XIV - ha dominato gran parte del sud-est asiatico. La civiltà khmer, fortemente influenzata dalla cultura indù, fiorì in questo periodo storico raggiungendo vertici sublimi nell’architettura e nell’arte.
Seguì il declino del grande impero, il periodo coloniale e, in un passato più recente impossibile da dimenticare, decenni di guerre e isolamento, uno dei momenti più bui e drammatici della storia umana.

Un viaggio in Cambogia è un’esperienza rara: il paese è un unico grande parco archeologico ancora in buona parte sconosciuto e che si svela al viaggiatore passo dopo passo.
Anche l’ambiente naturale è incantevole, non poi così diverso dai tempi di Pierre Loti e delle sue avventurose esplorazioni, immagini cristallizzate di un’Asia ormai introvabile fuori di qui.
   


LAOS
Cuore geografico dell’Indocina, senza sbocchi al mare, il Laos è una terra di fiumi e di montagne dove è ancora fortissimo il legame con le tradizioni rurali antiche.

    Il grande fiume Mekong con le sue inondazioni stagionali è il fondamento dell’economia del paese e il veicolo per entrare in contatto diretto con la cultura laotiana.
È l’antico regno “del milione di elefanti”, patria di minoranze etniche che conservano gelosamente i loro costumi ancestrali, un lembo di Asia autentico dove la natura è bellissima e generosa e la profonda devozione alla religione buddista si legge negli occhi e nel sorriso della gente.


VIETNAM
Come la Fenice che rinasce dalle sue ceneri, il Vietnam esorcizza il dramma di decenni di conflitti con l’immensa voglia di vivere della sua gente e con vitalità e dinamismo si riappropria della sua identità e della sua cultura, forgiata da secoli di dinastie che sfumano nel mito e nella leggenda, come gli antichi regni Au Lac e Cham.

Il Vietnam occupa tutta la parte orientale della penisola indocinese, dal golfo del Tonchino a nord, fino al Mar Cinese Meridionale con il grande delta del Mekong che qui termina la sua lunga odissea dividendosi in nove tributari, conosciuti come “I Nove Dragoni”.
Una terra di fiumi fertilissima, con verdi risaie a perdita d’occhio, ma anche di altopiani dove vivono numerosi gruppi etnici sino-tibetani, di foreste tropicali dalla vegetazione incontenibile e di stupendi litorali con spiagge incontaminate.
   


THAILANDIA
È da sempre una delle mete favorite dai viaggiatori di tutti il mondo e non è difficile scoprirne le ragioni: il suo passato come regno del Siam, mai colonizzato, ha lasciato testimonianze importanti nell’arte e nell’architettura. Le sue bellezze naturali, la dolcezza e la varietà del paesaggio, che spazia dai monti del nord – ultime propaggini dell’Himalaya - alle fertili pianure dove il colore verde assume sfumature intense e sempre diverse, fino alle spiagge e alle isole, gemme tropicali, luoghi incantati dove ritemprare il corpo e nutrire l’anima, dimenticando lo stress e abbandonandosi ai ritmi saggi della natura.

    Ma il fascino più coinvolgente della Thailandia sta nella personalità della sua gente ospitale, gentile, pacifica, gioviale, formata in questo anche dalla dottrina buddista, il cui precetto guida è l’assenza di giudizio verso le azioni e le debolezze umane. La gente thailandese sorride sempre, ma non bisogna commettere l’errore di scambiare il sorriso per superficialità. I thailandesi sono molto determinati a conservare la propria identità e unicità e a custodire gli splendori del proprio passato, anche se l’influenza occidentale ha lasciato un segno forte e non sempre positivo.


MALESIA
“Malesia” è una parola in grado di evocare esotismo e avventura. Pirati, avventurieri, sultani, tagliatori di teste, personaggi che hanno fatto parte del nostro immaginario vivevano le loro avventure tra giungle misteriose, isole smeraldine sparse in un mare caldo, brulicante di vita, con vele di prahos stagliate contro il rosso e l’oro di spettacolari tramonti. Questi magici scenari sono oggi tessere di un intrigante mosaico, insieme a città avveniristiche, a uno sviluppo economico inarrestabile, a una grande vivacità culturale cui hanno contribuito le diverse razze ed etnie presenti nel paese.

Anche dal punto di vista geografico la Malesia è sorprendente. Formata dalla penisola di Malacca - dove si trovano la capitale Kuala Lumpur e, lungo le coste, spiagge e isole tropicali da sogno - e dalla fascia settentrionale della grande isola del Borneo regno dell’avventura, in Malesia la natura si esprime per iperboli, con montagne, fiumi e foreste che conservano un’inestimabile patrimonio genetico di flora e fauna. Un paese pieno di sorprese, tutte da scoprire.     


SINGAPORE
Due gradi a nord dell’Equatore, Singapore è luogo d’incontro delle culture e delle tradizioni dell’Asia e metropoli unica “con gli occhi nel futuro e l’anima nel passato”.
Nonostante la mancanza di risorse naturali Singapore si è trasformata nel volgere di due secoli da paludosa isola di pescatori a potenza economica e industriale, certamente favorita dalla sua posizione di crocevia commerciale fra Oriente e Occidente. Pur non avendo origini antiche anche Singapore ha le sue leggende. Si racconta che nel XIV secolo un principe di Sumatra si imbatté sull’isola in un leone e che questo fausto presagio lo indusse a fondare Singa-pura (la città del leone).

     Oggi uno degli aspetti più apprezzabili di Singapore è il suo carattere cosmopolita: si può viaggiare sulla modernissima metropolitana, mangiare all’italiana, bere vino californiano, acquistare capi delle griffes più famose, farsi predire il futuro da un indovino per strada, girare in ricsci  fianco a fianco di lussuose limousine e, magari, dimenticare addirittura di essere in Oriente.


INDONESIA
È lo stato-arcipelago più grande del mondo, formato dalle cinque Grandi Isole della Sonda e da migliaia di isole piccole e piccolissime che creano una sorta di barriera tra gli oceani Indiano e Pacifico.
Per gli indonesiani il mare non separa ma unisce le varie isole, diversissime fra loro per ambiente naturale, gruppi etnici e culture, uno straordinario mosaico umano inserito in una natura prorompente, sempre superlativa.
Bali è l’isola più conosciuta e più amata, un piccolo paradiso, perché per i suoi abitanti Bali è proprietà degli dèi, che l’hanno affidata alle cure dei balinesi.

A Bali tutte le attività tendono ad avere una valenza estetica, una ricerca della bellezza dedicata alle divinità che si manifestano in varie forme nella natura, che si tratti del mare, di spiagge tropicali, di verdi risaie, di foreste e di fiumi, di vulcani capricciosi. A tutte le espressioni della natura i balinesi dedicano templi grandi e piccoli, processioni, offerte, danze, di grande creatività e ricchezza cromatica, regalando ai visitatori momenti intensi e indimenticabili.    


FILIPPINE
Un arcipelago di oltre 7000 isole, isolotti e scogli senza nome che una natura prodiga ha sparso, quasi distrattamente, in quel punto dell’oceano dove le acque sono più profonde e gli abissi celano i loro tesori. Tante sono le isole e altrettante le culture e le razze, dalle popolazioni della costa, filo-occidentali e convertite alla civiltà dei consumi fino a tribù cavernicole e a indigeni simili ai Pigmei africani che rappresentano il più antico gruppo razziale dell’Asia sud-orientale.

    La natura è sovrana indiscussa e imprevedibile che regala l’incanto di spiagge argentate e dolcissime, esuberanti foreste, montagne che l’umana tenacia ha trasformato in spettacolari risaie a terrazza, ma che scatena anche devastanti tifoni o il malumore dei vulcani assopiti.
Nelle tante e marcate diversità sta il fascino delle Filippine e della sua gente che, dall’incrocio di razze e usanze, ha trovato il suo punto di aggregazione nel sorriso e nel “bayanihan”, il senso di solidarietà e cameratismo. 


GIAPPONE
"In questo mondo anche la vita della farfalla è frenetica”. Mai un haiku, scritto nel XVIII secolo da Kobayashi Issa - è risultato più incisivo per descrivere il Giappone delle città, crocevia di mondi, di culture, di mode e di modi. Ma anche ricche di una spiritualità profonda, essenziale, rarefatta, vestita di riti sofisticati e lontani.
Non è difficile innamorarsi del Giappone. È un’attrazione fatale che ci coglie all’arrivo, un insieme di curiosità, frenesia, stupore, un dépaysement che stordisce ed affascina.
Un mondo rovesciato, una sintesi di avanguardia e tradizione, di dolcezza e di frenesia, di silenzi e di frastuono, di cybercafé e giardini in miniatura.

 Il Giappone è sorprendente, è un luogo per viaggiatori curiosi, attratti dalla promessa di un Paese intrigante e poco noto, dove la cultura e le tradizioni ancestrali sopravvivono intatte; è per chi cerca atmosfere particolari e insolite, per chi vuole immergersi nella modernità o meravigliarsi al cospetto dell’armonia e della raffinatezza di cui si trova traccia ovunque, nei decori dei palazzi e dei templi, in alcuni dettagli dell’arredo urbano delle città, così come nella domestica intimità delle case private.
La città è uno strumento di vita e di lavoro, la bellezza è un’isola, ha la durata di un attimo.
   


COREA DEL SUD

Quintessenza degli opposti, paradigma dei contrasti, la Corea del Sud ha saputo volgere a proprio vantaggio le situazioni più difficili generate dalla sua storia creando, da un lato, un mondo ipertecnologico, dall’altro mantenendo miracolosamente intatte tradizioni antichissime. Il risultato di questa poliedricità è visibile in ogni aspetto della vita, in ogni sua manifestazione: l’architettura, la musica, la danza, l’approccio verso la natura.
Nelle città si respira il futuro, si è immersi in un turbine rutilante, nei villaggi invece si ha la sensazione di aver sbagliato dimensione, pare di essere saliti per errore sulla macchina del tempo che ci porta indietro di secoli. Qui si ritrova il lato esotico dell’Oriente che ha radici nello sciamanesimo, una cultura antichissima che non è stata cancellata dal buddismo né dal confucianesimo. Piccoli altari, bandiere, drappi colorati, tengono lontani gli spiriti maligni e proteggono le case; tuttora le cerimonie sciamaniche sono grandi rappresentazioni nei quali lo sciamano (uomo o donna) impersona varie figure e situazioni, diventa acrobata, danzatore e poeta, guaritore dell’anima della comunità.
Ma la corea del Sud non è solo non solo avanguardia e cultura, è anche una splendida natura, parchi di montagna e  coste rocciose, colline e foreste, che d’autunno si incendiano di incantevoli tonalità di colore.

    Ma la corea del Sud non è solo non solo avanguardia e cultura, è anche una splendida natura, parchi di montagna e  coste rocciose, colline e foreste, che d’autunno si incendiano di incantevoli tonalità di colore.
"La bellezza - dice Ko Un, il grande poeta coreano - vince su tutte le cose. E ogni cosa perde di fronte alla bellezza. Non è nessuno dei valori di questa terra, nessuna delle forme che conosciamo. Il mistero la inghiotte. Ed è bene che in questo mondo alcuni misteri o segreti non vengano rivelati. Se pretendessimo di spiegare tutto più nulla nascerebbe"